VITO GAMBERALE INTERVIENE AL CONVEGNO ORGANIZZATO DA “IL FOGLIO” E “VERA”

L’edizione online del quotidiano Il Foglio, dedica un ampio articolo a un convegno organizzato dallo stesso quotidiano in collaborazione con Vera, e ospitato dalla Fondazione Civita a Roma, per discutere sul tema delle partecipazioni statali.

Tra i partecipanti, Lorenzo Bini Smaghi, presidente di Société Générale, Massimo Mucchetti, Senatore e già firma del Corriere della Sera, il giornalista Andrea Greco (la Repubblica) e Vito Gamberale, top manager di lungo corso che attualmente ricopre l’incarico di Presidente di Iterchimica, eccellenza nazionale attiva a livello mondiale nel settore degli additivi per asfalti.

Il Convegno, moderato dal Direttore del Foglio, Claudio Cerasa, ha preso avvio dalla domanda provocatoria dalla quale è stato concepito: “abbiamo di nuovo l’Iri e non ce ne siamo accorti?”.

Secondo Claudio De Vincenti, vi sarebbe, un “diaframma” tra politica e mangement che sarebbe importante difendere.

Massimo Mucchetti ha invece evidenziato che la comune convinzione secondo cui l’Iri fosse un “carrozzone inutile” sia basata su un assunto errato, come dimostrano alcune analisi di R&S e Mediobanca e il saldo positivo di 20 miliardi registrato dalla società nel 2000, quando l’Istituto fu messo in liquidazione. Tuttavia, Mucchetti mette in guardia da una nostalgia fine a se stessa e ricorda che uno dei principali punti di forza dell’Iri fu l’abilità del suo management.

Vito Gamberale ha giudicato un’assurdità sostenere che in Italia vi si un eccessivo intervento pubblico. In altri Paesi europei, tra cui Francia, Germania e Gran Bretagna, infatti, ha spiegato Gamberale, i numeri parlano chiaro. Mentre in Italia la presenza pubblica nell’economia è di circa 2 milioni per abitante, la Germania fa registrare 3,6 milioni e la Francia addirittura 5,8 milioni. Secondo Vito Gamberale si assiste semmai a un deficit di Stato nell’economia e non il contrario. Il manager ha poi auspicato che alla Cassa Depositi e Prestiti venga attribuito un giusto ruolo, a partire dai manager. Proprio la Cdp potrebbe, secondo Gamberale, rappresentare una nuova iri, a patto che le venga conferita un’adeguata strategia industriale, attraverso l’apporto di ingegneri competenti e a patto che essa recuperi il ruolo di prestatore di credito a medio e lungo termine.

A conclusione del suo intervento,  Vito Gamberale ha sollevato degli interrogativi su chi stia controllando in che cosa consista veramente la fusione tra Autostrade e Abertis: un’operazione che rappresenta una vera grande acquisizione o soltanto un trasferimento degli utili, realizzati con concessioni pubbliche, di quattro famiglie in dissidio tra loro?

Per approfondire l’argomento vedi anche:

http://www.ilfoglio.it/economia/2017/06/24/news/uno-spettro-s-aggira-ancora-per-l-italia-e-quello-dell-iri-141290/

VITO GAMBERALE INTERVIENE AL CONVEGNO ORGANIZZATO DA “IL FOGLIO” E “VERA”ultima modifica: 2017-06-24T17:10:36+02:00da vitogamberale
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